Tenuto conto del perdurante interesse per una prossima revisione della Carta Costituzionale, specialmente della seconda parte, pubblico qui di seguito alcuni articoli di quella stagione che parte dai primi anni del dopoguerra alla contestazione del ’68 e poi, da questa, al collasso dell’Unione Sovietica, alla riunificazione della Germania e ai primi, difficili passi dell’Unione Europea.
Il libro si apre con la lettera aperta al Presidente della Repubblica, che era all’epoca Francesco Cossiga, divenuto poi noto come “il picconatore”. Il suo nome è nuovamente emerso per alcuni suoi recenti suggerimenti a proposito di un uso a dir poco spregiudicato delle forze di polizia nel caso di manifestazioni giovanili e studentesche e in generale di moti di piazza. In essi Francesco Cossiga tende a scorgere le avvisaglie di un nuovo terrorismo — preoccupazione in sé legittima, che però troppo corrivamente mette sul banco degli imputati o quanto meno dei fiancheggiatori sinistra e sindacati.
Ma nella presente congiuntura politica, in cui l’unione di tutti i cittadini, onesti e pensosi, appare massimamente necessaria, sarebbe forse augurabile poter contare sulla saggezza concorde dei tre ex-Presidenti della Repubblica.
In una fase di stagnazione culturale e di onnipervasiva politica mediatica, in cui l’identità personale tende a scambiarsi con la notorietà televisiva, il loro prestigio potrebbe contribuire, come salutare contrappeso, alla formazione della classe dirigente, vexata quaestio italiana, per la quale il richiamo al discorso leopardiano sullo “stato presente del costume degli italiani” non è più sufficiente.
Franco Ferrarotti
LETTERE AL PRESIDENTE
Copertina di Vincenzo Bosica
Edizioni Solfanelli
[ISBN-978-88-89756-67-6]
Pagg. 160 - € 12,00